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“Navigare oltre le barriere”

Quando si impara ad andare a vela essere abili o disabili non fa una grande differenza. Tutto è nuovo, i mezzi, le regolazioni, anche le parole che si usano non sono quelle di tutti i giorni. E questo lo sa bene Daniele Filipetto, istruttore della Federazione Italiana Vela (FIV) che ha maturato una lunga esperienza con allievi con disabilità fin dal 2006, all’interno del progetto “navigare oltre le barriere” della Polisportiva A.po.di della Fondazione Don Gnocchi.

Grazie alle sue capacità è riuscito ad ottenere delle imbarcazioni di proprietà del CUS Pisa, «con l’aiuto di AIPD (Associazione Italiana Persone Down) – ci dice Daniele Filipetto, abbiamo messo su un progetto di durata triennale finanziato da “Con i Bambini”, fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. Le barche, i 2.4 mR, sono dei piccoli Coppa America tipo Azzurra lunghe poco più di 4 metri e larghe 70 cm con chiglia a bulbo, dove il velista sta in posizione seduta e sono state scelte come classe in singolo per le Paraolimpiadi di Sydney del 2000. Sono state risistemate perché, dopo anni di fermo, dovevano essere messe in grado di navigare in sicurezza. Imbarcazioni con alto valore tecnico e utilizzabili da persone con disabilità fisica e anche psichica, ma anche per normodotati e molto valide per avvicinarsi allo sport della vela».

Il progetto nato grazie alla collaborazione con il nostro club è iniziato il 16 giugno e si è concluso il 23 luglio grazie alla presenza dei nostri due istruttori FIV, Filipetto ed Elisabetta Stara. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Decidere da soli” e ha visto l’adesione di numerose sigle, tra le quali il Comune di Pisa, la Società della Salute, gli Istituti Comprensivi Giampaolo Gamerra, Niccolò Pisano e Vincenzo Galilei e una decina di ragazzi hanno mostrato interesse all’iniziativa.

“Dal punto di vista tecnico queste barche possono avvicinare persone anche adulte per come sono costruite – dice ancora Filipetto – e devo ringraziare Elisabetta Stara con la quale abbiamo potuto sfruttare al meglio questi mezzi. Il corso di avvicinamento alla vela era articolato in dieci appuntamenti con una parte teorica che ha trasmesso competenze anche a due ragazzi con lieve ritardo cognitivo che hanno partecipato attivamente al corso e con uscite giornaliere. Le imbarcazioni venivano messe in mare ogni giorno nel cantiere Marine One dove una spaziosa sala nautica permetteva lo svolgimento della parte didattica. Il mio sogno si è realizzato in questi giorni – dice ancora Filipetto – quello di vedere assieme in un gruppo misto disabili e non, come abbiamo fatto in questa sessione, e la collaborazione è molto importante anche se le età dei partecipanti erano diverse, ma a vicenda si sono aiutati con reciproca soddisfazione”. Nella sede dello Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa in Cala d’Arno, mercoledì 23 luglio, c’è stata la cerimonia di chiusura del corso con un momento conviviale e la consegna degli attestati preparati da Cristina Romoli, la nostra segretaria.

“Veramente una grande soddisfazione per l’ottima riuscita di questa iniziativa che è un vero e proprio corso sperimentale ancora inedito con queste barche, ma grazie al fiume con la sua calma, si può far navigare tranquillamente queste imbarcazioni belle e performanti. Appuntamento al giugno 2026 per una nuova edizione”. Oltre al CUS Pisa che ha dato la disponibilità delle barche, un particolare ringraziamento va ad Alfea Cinematografica che ha curato la parte multimediale dell’iniziativa con foto e filmati.